venerdì 23 settembre 2011

Salviamo la memoria di Peppino Impastato

Noi membri del Circolo “Peppino Impastato” vogliamo esprimere tutto il nostro sdegno e la nostra indignazione, nell’apprendere che un luogo della memoria come quello del nostro simbolo Peppino Impastato sia stato degradato a tal punto da sembrare una discarica. È un dovere morale, per noi del Circolo, protestare contro questa realtà, in quanto il giovane Peppino Impastato è il nostro simbolo e in quanto la sua nobile lotta merita di essere ricordata. Il casolare in contrada Feudo, nel comune di Cinisi, dove il 9 maggio 1978 il giovane fu assassinato, o forse solo tramortito e massacrato, è un luogo indecentemente sormontato dai rifiuti, senza alcuna cura e senza alcuna protezione. Un Paese civile non deve permettere che i luoghi della memoria vengano deturpati o dimenticati. In origine, un’iniziativa del Comune prevedeva l’espropriazione dell’area per realizzare una sorta di museo, un monumento alla memoria di quelli come Peppino che fosse un punto di riferimento per la cultura anti-mafia, ma poi il progetto è stato bloccato per mancanza di fondi. Mi viene in mente un altro simbolo della lotta alla mafia, il magistrato Giovanni Falcone, che dichiarava che soltanto attraverso la cultura si può sconfiggere fenomeni come la mafia. La cultura è fatta di ideali, valori, simboli e luoghi che servono a formare le coscienze, che servono a ricordare quei fatti che sono stati importanti nella nostra storia al fine di dare un contributo plasmare l’uomo, il cittadino. La memoria deve essere tutelata, rispettata, ma purtroppo oggi può capitare che venga trascurata o addirittura disprezzata. Mai come oggi Peppino merita di essere onorato per la sua fiera battaglia, perchè la fece per i principi, la fece a mani nude, usando il microfono, senza mai piegarsi, compromettersi o imbavagliarsi. Così, oltre gli amministratori locali che non si sono impegnati a porre rimedio a tale vergogna, anche lo Stato non si muove e lascia infangare la memoria di un suo umilissimo servitore. Il fratello di Peppino, Giovanni Impastato, in un appello sulla Repubblica, ha così esternato la sua amarezza: "Salviamo il casolare, è tutto ciò che conserva l'ultimo respiro di Peppino..."

Umile Fabbricatore

Il popolo della rete ha iniziato una petizione, che ha già raccolto molte firme, per tramutare quel casolare in un monumento alla memoria di Peppino Impastato e alle altre vittime della mafia. Qui è possibile firmarla:


domenica 11 settembre 2011

Il volantino dei Giovani Democratici per promuovere la petizione sulla legge elettorale

Eccovi il volantino che stiamo distribuendo in varie parti del paese per promuovere la raccolta firme per eliminare la legge elettorale "Porcellum", che impedisce agli elettori di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento. Lo pubblichiamo in modo che, anche chi non l'abbia già avuto, possa capire subito dove può andare ad apporre la propria firma se vuole cambiare la legge elettorale. A nome di tutti i Giovani Democratici di Bisignano, vi ricordo che per ottenere il Referendum, è necessario raccogliere 500.000 firme entro la fine di questo mese. Perciò se anche voi siete per eliminare questa legge anti-costituzionale e anti-democratica, e per instaurarne un'altra che vi garantisce i vostri propri diritti di cittadini, accorrete a firmare la petizione presso i siti indicati. Questa è una di quelle volte in cui tutto dipende da voi!




Cordiali saluti.

Umile Fabbricatore

mercoledì 7 settembre 2011

Diamo il via alla petizione per cambiare la legge elettorale!

Cari lettori e cari lettrici, 
avevamo dichiarato tempo fa, attraverso comunicato stampa, la nostra adesione al Comitato per abolire la "legge Porcellum". Vi rilasciamo ora il nuovo comunicato in cui annunciamo di aver dato inizio alla raccolta delle firme per richiedere il Referendum che abroghi la suddetta legge e in cui potete leggere i luoghi dove è possibile firmare.                                 



Vi comunichiamo che dopo aver aderito al comitato provinciale “ Firmo per cambiare  la legge elettorale”, promossa dal presidente della provincia di Cosenza, On. Mario Oliverio, e dal vice presidente Domenico Bevacqua, diamo il via alla raccolta della firme per abrogare la “legge Porcellum”.  Chiediamo ai cittadini iscritti nelle liste elettorali di sostenerci e firmare la petizione affinché si possa tornare di nuovo a scegliere i propri rappresentanti al Parlamento. Come espresso ripetutamente e in modo chiaro e preciso in questi ultimi giorni, consideriamo questa legge uno schiaffo alla democrazia, una gabbia che reprime diritti fondamentali e la dignità di ogni singolo cittadino. Sono già molti i cittadini che hanno chiesto con forza di firmare per richiedere un referendum che avanzi la proposta abrogare la vigente legge elettorale.  Tra i primi firmatari del paese: Giampiero Esposito, membro del consiglio comunale, Italo Fucile, segretario del PD locale, Angelo Rosa, ex sindaco di Bisignano, Prof. Mario Palermo, noto attivista e ambientalista.  Per tutto il mese di Settembre garantiremo ai cittadini la possibilità di firmare in più punti della città, e per questo saranno allestiti più punti di raccolta.

Sarà possibile firmare la petizione presso:

-          Viale Roma

-          Sede Cia

-          Sede Pd Bisignano “Rosmundo Mari”

-          C/da Macchia tavola


Tutte le associazioni e movimenti presenti su Bisignano potranno unirsi a noi nella lotta per dire basta alla legge che perfino il suo creatore ha definito “Porcata”.
                 
                                         
GD circolo “ Peppino Impastato” Bisignano.

Infine vi ricordiamo che abbiamo attivato un'azione di volantinaggio per il Paese per cercare di portaretutta la cittadinanza a conoscenza dell'avvio alla raccolta firme e dei luoghi in cui è possibile firmare la petizione. Perciò, se volete essere voi a scegliere il vostro candidato, invece di lasciare che siano le segreterie dei partiti a scegliere il vostro eletto, firmate la petizione per fare valere i vostri diritti.

Cordiali saluti.

Umile Fabbricatore

martedì 6 settembre 2011

Nota Stampa da parte dei GD Cosenza in merito alla questione sollevata dai Giovani UDC Calabria

Cari lettori e care lettrici,
in una nota firmata dai giovani dell'UDC della Calabria, la legislatura guidata dal Presidente Mario Oliverio viene accusata di essere indifferente ai bisogni del popolo e di sprecare fondi in sagre paesane. Non si è fatta di certo attendere la risposta da parte dei Giovani Democratici della provincia di Cosenza, che vi riportiamo di seguito.

Cosenza, 5 Settembre 2011

Apprendiamo dalla stampa, con stupore e rammarico, l’accusa mossa dai Giovani UDC Calabria e Cosenza contro l’Amministrazione Provinciale di Cosenza ed in particolare nei confronti del Presidente On. Mario Oliverio.
Non riusciamo a capire codesta nota stampa, è noto a tutti, infatti, come questa amministrazione goda di una indiscussa e trasversale fiducia, sia da amministratori impegnati nei propri comuni sia dalla popolazione in genere che beneficia delle tante iniziative ed opere che sono visibili in tutto il territorio provinciale.
I giovani centristi, forse, sono troppo occupati a riempire le tante segreterie politiche dei loro leader, oramai, anche loro hanno perso il contatto con i cittadini e soprattutto con il proprio elettorato.
È noto a tutti che il Presidente Oliverio, risulti essere, secondo autorevoli testate nazionali, tra i primi posti della classifica dei Presidenti più apprezzati d’Italia. Inoltre, sarebbe bene ricordare ai giovani che investire sulla cultura non è mai stato “uno spreco di tempo e di risorse economiche”, ma un compito di vitale importanza, infatti le vituperate sagre, che tanto preoccupano i coordinatori Giovani UDC, risultano essere parte più antica della cultura calabrese.
Noi riteniamo che incentivare e promuovere manifestazioni ed eventi socio-culturali non è da considerarsi un male o nella fattispecie uno sgravo da poterne fare a meno, ma è un importantissimo investimento per l’intero comparto turistico cosentino e calabrese, capace di promuove le tante autenticità che hanno e caratterizzano i tanti piccoli centri della nostra amata provincia.
Infine, come organizzazione GD Cosenza, in merito a questioni dove il nostro Partito è motore e protagonista, non accettiamo critiche da una organizzazione che nel proprio agire è soggiogata da dualismo politico; noi PD-GD promoviamo la stessa linea politica sia a Milano che a Palermo, stiamo attendendo, ormai dalle ultime elezioni regionali, che anche l’organizzazione UDC Calabria si liberi da questa impasse e anomala situazione politica, che a livello nazionale si trova all’opposizione del Governo Berlusconi, e  in campo Regionale si trova nelle stesso partito del “Cavaliere”.


Mario Valente, Coordinatore GD Cosenza
Michele Rizzuti, Resp. Organizzazione GD Cosenza
Rosario Perri, Esecutivo regionale GD Calabria















GD BISIGNANO

sabato 3 settembre 2011

Le festività nazionali sono salve


Cari lettori e care lettrici,                                                          
pochi giorni fa, avevo scritto un articolo su questo blog per denunciare la proposta del governo, nell’ambito della nuova manovra finanziaria, di spostare le festività nazionali a seconda dei casi per evitare i ponti. Per fortuna, come previsto da un emendamento alla manovra approvato dalla Commissione Bilancio, proprio nelle giornata di ieri in Senato, le feste del Primo Maggio (Festa del lavoro), del 25 aprile (Anniversario della liberazione) e del 2 giugno (festa della Repubblica) sono salve: le tre feste civili non saranno più accorpate alla domenica più vicina. L'emendamento è stato proposto del PD ed è stato accolto dal relatore. Resta l'accorpamento alla domenica per le feste patronali, con l'eccezione della festa del patrono di Roma, San Pietro e Paolo, che è tutelata dal Concordato.
Per completezza di informazione vi comunico altre novità derivate dalla seduta di ieri. Ad esempio, non verranno più eliminati gli enti di ricerca e gli enti culturali che contano meno di 70 dipendenti, come  previsto un emendamento bipartisan alla manovra. Rimangono in vita perciò quei piccoli organismi come ad esempio le storiche e antiche Accademia della Crusca a Firenze e Accademia Nazionale dei Lincei a Roma.
Inoltre, il governo è stato anche battuto su un emendamento che impone alle pubbliche amministrazioni la certificazione dei debiti delle pubbliche amministrazioni nei confronti delle imprese. Il governo aveva dato parere contrario ma il partito “Forza del Sud” ha votato con l'opposizione e l'emendamento è passato.
Infine, per concludere il discorso sulle festività, a coloro che sostengono che gli eventuali ponti incoraggiano i lavoratori disonesti all’assenteismo, e che l’assenteismo costa tanto, soprattutto in Italia dove ci sono i campioni in questo sport, io rispondo che per colpire i disonesti, lavoratori o imprenditori che siano, ci sono già delle precise leggi e basta applicarle.
Come ho già ribadito nell’articolo precedente, queste sono cose che vanno oltre l’economia, oltre oltre il PIL, oltre la politica, e hanno a che fare con la storia, con la dignità, con il patriottismo, e devono perciò rimanerne separate.
Umile Fabbricatore