Noi membri del Circolo “Peppino Impastato” vogliamo esprimere tutto il nostro sdegno e la nostra indignazione, nell’apprendere che un luogo della memoria come quello del nostro simbolo Peppino Impastato sia stato degradato a tal punto da sembrare una discarica. È un dovere morale, per noi del Circolo, protestare contro questa realtà, in quanto il giovane Peppino Impastato è il nostro simbolo e in quanto la sua nobile lotta merita di essere ricordata. Il casolare in contrada Feudo, nel comune di Cinisi, dove il 9 maggio 1978 il giovane fu assassinato, o forse solo tramortito e massacrato, è un luogo indecentemente sormontato dai rifiuti, senza alcuna cura e senza alcuna protezione. Un Paese civile non deve permettere che i luoghi della memoria vengano deturpati o dimenticati. In origine, un’iniziativa del Comune prevedeva l’espropriazione dell’area per realizzare una sorta di museo, un monumento alla memoria di quelli come Peppino che fosse un punto di riferimento per la cultura anti-mafia, ma poi il progetto è stato bloccato per mancanza di fondi. Mi viene in mente un altro simbolo della lotta alla mafia, il magistrato Giovanni Falcone, che dichiarava che soltanto attraverso la cultura si può sconfiggere fenomeni come la mafia. La cultura è fatta di ideali, valori, simboli e luoghi che servono a formare le coscienze, che servono a ricordare quei fatti che sono stati importanti nella nostra storia al fine di dare un contributo plasmare l’uomo, il cittadino. La memoria deve essere tutelata, rispettata, ma purtroppo oggi può capitare che venga trascurata o addirittura disprezzata. Mai come oggi Peppino merita di essere onorato per la sua fiera battaglia, perchè la fece per i principi, la fece a mani nude, usando il microfono, senza mai piegarsi, compromettersi o imbavagliarsi. Così, oltre gli amministratori locali che non si sono impegnati a porre rimedio a tale vergogna, anche lo Stato non si muove e lascia infangare la memoria di un suo umilissimo servitore. Il fratello di Peppino, Giovanni Impastato, in un appello sulla Repubblica, ha così esternato la sua amarezza: "Salviamo il casolare, è tutto ciò che conserva l'ultimo respiro di Peppino..."
Il popolo della rete ha iniziato una petizione, che ha già raccolto molte firme, per tramutare quel casolare in un monumento alla memoria di Peppino Impastato e alle altre vittime della mafia. Qui è possibile firmarla: