Alcuni giorni fa avevamo postato un articolo per pubblicizzare la manifestazione che si sarebbe dovuta tenere a Crotone per chiedere la fine del commissariamento all'emergenza rifiuti in Calabria. La manifestazione, organizzata dalla Rete per la Difesa del Territorio "Franco Nisticò", ha avuto un grande successo e ha visto una forte partecipazione da parte di coloro che vogliono lottare per una gestione pubblica del ciclo dei rifiuti. Vi riportiamo un articolo che fa il punto sulla situazione e sulla manifestazione.
"Crotone, 12 novembre 2012. Grande successo per la manifestazione che chiedeva la fine del commissariamento emergenza rifiuti in Calabria.
Sono ormai passati 15 anni da che è stata istituita la figura del commissario all’emergenza rifiuti in Calabria. Questa regione sembra davvero non poter fare a meno di emergenze: emergenza nave dei veleni, emergenza lavoro, emergenza casa, emergenza dissesto idrogeologico,emergenza ndrangheta, emergenza scuola, emergenza rifiuti.
La manifestazione , organizzata dalla rete difesa del territorio “F. Nisticò” ha inteso manifestare il propripo dissenzo rispetto al commissariemento, quindi ne richiedeva la fine.
A Crotone, da tutta la Calabria in 5000 per dire “mo basta – delle nostre vite decidiamo noi”. Era da anni che la cittadina pitagorica non conosceva una simile mobilitazione, liberi cittadini, ambientalisti, militanti, studenti universitari e medi,soprattutto studenti di quelle scuole che a Crotone sono state costruite, così come tante altre stutture pubbliche, coi materiali di risulta, altamente tossici,
provenienti dalle morenti industrie che hanno devastato una città intera seminando morte e disturzione.
La scelta di svolgere a Crotone questa manifestazione , infatti, non è stata casuale. La città è stata praticamente soggiogata al volere delle industrie, soprattutto legate all’Eni e all’oggi, morte le industrie, sono rimaste solo carcasse di ferro che testimoniano visivamente l’inganno e il miraggio di uno sviluppo che non c’è, intanto i veleni delle scorie pericolose, sono rimasti a pesante eredità epr noi e per le future generazioni che vedono così seriamene ipotecata la loro stessa vita.
La città, ancora sta aspettando una bonifica che ancora non c’è se non sulla carta, ovvero è la stessa ENI che sta provvedendo a redigere un piano di bonifica…prima avvelenano e poi dovrebbero pulire? Forse la bonifica è solo un altro pretesto per spremere ulteriormente una vacca già anoressica.
Ad ogni modo la manifestazione del 12 novembre è stata del tutto riuscita in termini di partecipazione e, soprattutto, di contenuti espressi.
Non si è trattato di una semplice passeggiata ma è stato tangibile un coinvolgimento reale nato come esigenza sentita dal basso, nessun mentore che chiama al rapporto le truppe cammellate dunque.
Rimanendo alla cronaca degli avvenimenti una prima parte del corteo, nella mattinata assolata (a dispetto di tutte le previsioni che parlavano di temporali) ha preso il via da un luogo del tutto inquietante: grandi carcasse di ferro, un tempo industrie, incombono minacciose sul mare , paesaggio da film apocalittico dunque. Il corteo si muove per le vie cittadine e arriva a sfilare sotto le porte delle scuole di Crotone dove si è unito lo spezzone, allegro e colorato degli studenti medi.
Certamente molte erano le persone che si affacciavano dai balconi mentre gran parte dei commercianti aderiva alla manifestazione chiudendo le serrande del negozio ed esponendo il manifesto ‘mo basta’.
Arrivati in piazza sono partiti i vari interventi dal palco : studenti medi ed universitari, esponenti della RDT, tante persone che vivono quotidianamente la questione ambientale. Finalmente niente politici e politicanti da un palco calabrese per una manifestazione appunto nata da una reale esigenza popolare.
Molti applausi e tanto consenso , solo qualche fischio quando sono saliti sul palco legambiente, WWF, CGIL che malgrado le numerose difformità di pensiero, ma forse anche di linguaggi, rispetto alla RDT hanno comunque avuto voce in un contesto di democrazia e libertà di espressione del proprio pensiero.
Per tutta la manifestazione ha operato il mediacenter allestito da transizionedifase e indymedia calabria, difatti oltre a fungere da supporto alla manifestazione il mediacenter ha fornito una cronaca in diretta della manifestazione trasmessa dalla web radio transizionedifase.
Il lavoro dei mediattivisti calabresi è stato dedicato a Ciccio Svelo, indimenticato compagno, fratello, amico".